15 Luglio 2020

Perché i vini rossi non vanno in frigo?

E’ sempre stato detto così ma sappiamo la motivazione che sta alla base di questa pratica?

Partiamo dal dire subito una cosa fondamentale: la temperatura di servizio influenza le sensazioni gustative, sia quelle di morbidezza (alcol, glicerina, zuccheri), sia quelle di durezza (tannini, sali minerali e acidi).

Per semplificare: una temperatura più alta aumenta la percezione di morbidezza del vino. Una temperatura più bassa aumenta invece la percezione di durezza.

Considerando che i vini rossi sono solitamente ricchi di tannini, una temperatura più calda aiuta a percepirli più morbidi.

Ecco perché un vino rosso non va in frigo: se mettessimo un vino rosso in frigo aumenterebbe la sensazione di durezza (tannini ad esempio) e perderemo quella bella sensazione di morbidezza e rotondità che si ottiene servendo il vino alla sua temperatura ideale.

Ma ci sono sempre le eccezioni alla regola: alcuni vini molto leggeri o scarichi nel colore, come ad esempio, il nostro Tai Rosso Colli Berici Doc, nonostante siano considerati da disciplinare vini rossi, vengono serviti a temperature basse, come dei rosati.

Alla fine, ciò che conta, è sempre il gusto personale, cosa ne pensate?

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